Il duro lavoro compiuto nel corso della sosta natalizia ha già portato dei frutti. La vittoria ottenuta a spese della battistrada Scandone Avellino ha consentito ai Lions Bisceglie di interrompere una striscia negativa di tre partite e, al tempo stesso, di avvicinare il traguardo dell’accesso alla seconda fase fra le migliori sei compagini del gruppo G di B2. Il punteggio all’ultimo suono della sirena del palasport di Ruvo (71-70) è rivelatorio di una prova di spessore in fase difensiva, toccasana per un team alla ricerca di maggiori certezze, che si è dimostrato compatto e solido sotto il profilo mentale in un momento molto delicato di una stagione – talvolta è doveroso evidenziarlo – interamente in trasferta, caratterizzata da impedimenti logistici di ogni tipo nell’attesa di poter tornare a giocare sul parquet di casa del PalaDolmen. Ecco perché il successo ai danni del collettivo irpino ha un valore rilevante. Out Di Camillo fra i Lions (risentimento muscolare) e il lituano Jaskus sul versante opposto.
I nerazzurri hanno approcciato la partita con il piglio giusto. Un ispirato El Agbani (otto punti nel primo quarto) ha trascinato i compagni in attacco mentre l’attenzione in difesa, pur non pagando immediatamente i dividendi, è parsa quella delle occasioni migliori. Gli ospiti finiranno per tirare più spesso da oltre l’arco che dall’interno del perimetro, scontrandosi con una Bisceglie compatta e costantemente lucida. Trentini con una tripla e Okiljevic con due canestri di fila hanno sancito uno strappo (27-19 al 13’) che Cantone e compagni non sono riusciti a ricucire, limitati a 29 punti in 20 minuti. Massimo vantaggio pugliese in apertura di quarta frazione grazie a Rodriguez (40-29) e reazione campana affidata a Trapani (42-40 al 26’) ma le fiammate di Colombo e una bomba di Cavalieri hanno sostanzialmente ristabilito le distanze (52-42).
La squadra di coach Saputo ha tenuto botta con personalità anche nel quarto periodo, contrassegnato dall’incredibile e incomprensibile squilibrio di falli fischiati: ben 12 in favore di Avellino, con una situazione paradossale per la quale, a due minuti dal termine, ne erano stati fischiati 9 alla formazione avanti nel punteggio contro i 2 di quella che inseguiva. I Lions, malgrado tutto, non hanno mollato la presa, restando in linea di galleggiamento sul +8 (60-52) e sopportando il tentativo di rimonta dei contendenti, incoraggiato dai continui viaggi in lunetta (ben 15 i tiri liberi per Avellino nella quarta frazione). Snodo cruciale della contesa marchiato a fuoco dal talento di Juani Rodriguez: tre canestri consecutivi, compresa la tripla che a 36” dallo scadere è sembrata mettere in ghiaccio il successo (69-63). I lupi irpini, indomabili, hanno sfruttato tutte le chances per riaprire il discorso, compresa qualche sbavatura biscegliese, risalendo sul -1 con 14” sul cronometro (69-68) ma ancora Rodriguez, con un 2/2, ha restituito un possesso pieno di margine ai nerazzurri, che hanno mandato Stefanini in lunetta per non concedere il tiro da tre e sono riusciti a far morire il pallone fra le loro mani prendendosi due punti che saranno preziosi soprattutto nella seconda fase.
Lions Bisceglie-Scandone Avellino 71-70
Lions Bisceglie: Rodriguez 16, El Agbani 13, Dancetovic 6, Okiljevic 6, Dip 4, Trentini 15, Colombo 8, Cavalieri 3. N.e.: Di Camillo, Camporeale, La Macchia. All.: Saputo.
Scandone Avellino: Trapani 16, Soliani 11, Paglia, Stefanini 17, Pichi 13, Cantone 6, Iannicelli 3, Zanini 4. N.e.: Jaskus, Iacorossi, Natiello. All.: Sanfilippo.
Arbitri: Farina Valaori e Amatori di Brindisi.
Parziali: 16-17; 36-29; 52-47.
Note: uscito per cinque falli Okiljevic, El Agbani. Tiri da due: Bisceglie 19/41, Avellino 15/29. Tiri da tre: Bisceglie 6/16, Avellino 7/32. Tiri liberi: Bisceglie 15/17, Avellino 19/22. Rimbalzi: Bisceglie 37, Avellino 34. Assist: Bisceglie 12, Avellino 14.