Uno scivolone al quale bisognerà rimediare senza indugio già martedì, cominciando dalla prestazione per ottenere il risultato sperato. Falsa partenza per i Lions Bisceglie, targati “Il lavoro sicuro”, nella serie dei quarti di finale del torneo di Serie B Old Wild West. Il collettivo nerazzurro è stato sconfitto di misura da Senigallia al termine di una gara1 che per diversi componenti dell’organico biscegliese è corrisposta alla prima vera partita di playoff da protagonisti nella loro finora breve carriera. È mancata, evidentemente, la continuità necessaria per avvicinare il livello di pallacanestro espresso nel corso di un’intera stagione: la formazione di coach Luciano Nunzi ha più volte “spento e riacceso l’interruttore”, senza mai riuscire a trovare la sintonia con il match mentre dall’altra parte gli avversari hanno sfoderato una prova di sostanza e dimostrato di aver preparato la contesa nei minimi dettagli. L’arbitraggio non ha tutelato abbastanza i giocatori più talentuosi (appena 4 liberi complessivamente tirati da Filiberto Dri e Marcelo Dip nonostante le particolari attenzioni loro riservate) e si è rivelato fortemente contradditorio in termini di metro. Resta, al netto di tutto, l’impressione che Bisceglie abbia un altro potenziale rispetto a quanto visto nel primo confronto.

Il confortante sussulto iniziale di Dron e compagni (10-4) si è disteso per gran parte della frazione inaugurale (20-13 grazie a due canestri consecutivi di Giunta) ma Senigallia, priva di Filippo Giannini, ha trovato le energie per ricucire subito e mettere la freccia con decisione a metà secondo quarto, fino a toccare il +7 (28-35) grazie ad un ispirato Gnecchi, al quale però troppo è stato perdonato in difesa da una coppia arbitrale eccessivamente permissiva. Il nervosismo ha giocato un brutto scherzo ai nerazzurri, penalizzati anche da un fallo tecnico all’allenatore e la rottura prolungata di Bisceglie ha assunto le dimensioni più preoccupanti quando l’under Calbini (di gran lunga mvp della contesa) ha siglato il +14 Senigallia sul 31-45.

Terza frazione in apnea per Il lavoro sicuro, costretto a riprendere le redini della gara. Una fatica dovuta soprattutto all’evidente serata negativa di diversi interpreti tra palloni sfuggiti dalle mani, errori da sotto, tiri aperti falliti con i piedi per terra. I Lions, risaliti prima sul -2 (51-53) e poi sul -3 (53-56) non sono mai riusciti a tirare la testa dalla sabbia e alla lunga, sotto il profilo psicologico, hanno pagato l’ansia di dover recuperare con scelte poco lucide, al punto da prestare il fianco al pragmatismo degli avversari, abili nel colpire al momento opportuno. Sul 57-73 a metà della quarta frazione nessuno avrebbe puntato nella reazione d’orgoglio che invece Bisceglie ha nutrito nonostante tutto: tornati sul -3 con un poderoso break di 15-2, i ragazzi cari al presidente Papagni si sono smarriti ancora, selezionando male le opzioni offensive. Rari sprazzi della squadra che i nerazzurri sanno essere non possono bastare a vincere nei playoff: grinta, forza fisica e mentale, lucidità nelle scelte, molta faccia tosta in più serviranno per conquistare gara 2 e riportare subito in parità la serie. Martedì (ore 20:30) ci vorrà tutta un’altra testa.

IL LAVORO SICURO BISCEGLIE-SENIGALLIA 72-75

Il lavoro sicuro Bisceglie: Dron 18, Fontana 5, Dri 16, Enihe 7, Dip 5, Giunta 4, Vavoli 8, Giannini 7, Seck 2. N.e.: Mastrodonato, Provaroni. All.: Nunzi.

Senigallia: Giacomini 7, Terenzi, Bedetti 14, Bedin 2, Varaschin 18, Cicconi Massi, Gnecchi 14, Calbini 20. N.e.: Giuliani, Rossini, Venturi. All.: Gabrielli.

Arbitri: Lorenzo Bianchi di Riccione (Rimini), Matteo Bergami di San Pietro in Casale (Bologna).

Parziali: 20-19; 36-47; 55-61.

Note: uscito per cinque falli Vavoli. Espulso Fontana. Tiri da due: Bisceglie 19/44, Senigallia 22/41. Tiri da tre: Bisceglie 7/27, Senigallia 7/26. Tiri liberi: Bisceglie 13/15, Senigallia 10/13. Rimbalzi: Bisceglie 43, Senigallia 42. Assists: Bisceglie 14, Senigallia 10.