Una risposta eloquente, sul piano della produttività offensiva, c’è stata. Ma conta di più, ovviamente, aver vinto. Il colpo dei Lions Bisceglie nel derby con la Virtus Molfetta, da ospiti su quel parquet del PalaPoli che nel recente passato è stato domicilio provvisorio dei nerazzurri, ha un valore notevole specie se entrambe le formazioni dovessero ”oltrepassare il guado” e accedere alla seconda fase nel novero delle prime sei classificate del girone G di Serie B2. I 98 punti realizzati sono stati sufficienti a conquistare il quinto successo stagionale, frutto di una prestazione autorevole nella quale, pur avendo ciascuno messo il suo mattoncino, sarebbe ingiusto sottacere i meriti individuali di un ispirato Juani Rodriguez, capace di segnarne 30 e dare anche 11 assist ai compagni, con giocate di calibro elevato. I biancazzurri di casa sono scattati bene dai blocchi di partenza, con un 6-0 al quale Bisceglie ha fatto seguire l’1-14 chiarificatore delle proprie intenzioni. La capacità del play argentino di creare dal palleggio per sé e per la squadra senza che gli esterni molfettesi potessero arginarne l’estro ha rappresentato un enigma irrisolto per il piano partita di coach Fabbri, ex di turno al pari dell’italo-bulgaro Sirakov, il migliore della Virtus (24). Il supplemento di energia fornito da Balladino e Jankovic in uscita dalla panchina ha rilanciato Molfetta ma le triple di Okiljevic (prova solida) e Dancetovic hanno riportato Bisceglie in controllo. Elastico anche nel secondo periodo: Natalini e compagni mai oltre il -6 con cui sono rientrati negli spogliatoi per l’intervallo lungo mentre Dip e soci si sono spinti sul +13 (28-41). Gara viva, a tratti molto gradevole, di un agonismo crescente con il trascorrere dei minuti.
Rientro dal riposo di marca molfettese, con Sirakov a suonare la carica e la zona a fare da mantra difensivo: suoi ben 15 dei 28 punti nella terza frazione, compresi quelli del sorpasso sul 59-58. I Lions non si sono smarriti: bravi Cavalieri e Di Camillo nel prestare il loro supporto alla causa nelle fasi più delicate. Lo statunitense Gulley ha firmato il massimo vantaggio interno di tutta la contesa (68-64), preludio ad un ultimo quarto a fortissime tinte nerazzurre, che si è concluso con l’inequivocabile score di 17-31. Un 2/2 di Okiljevic dalla lunetta ha sancito il ribaltone (72-73) e proprio l’ala montenegrina, imbeccata senza esitazioni dalla fantasia di Rodriguez, ha imperversato vicino canestro. Un canestro pesante del playmaker dei biscegliesi per il 74-82 (34’), l’orgoglioso acuto di Bertoni dalla distanza (82-84 e ancora la tripla di Rodriguez per l’82-89, suggellata dai due successivi tiri liberi di un concreto Dancetovic, che ha firmato anche il +11 della staffa mentre l’ultimo sussulto lo ha regalato Di Camillo dal perimetro. Vittoria meritata dei Lions, poco spreconi a cronometro fermo (89%), lesti nel far valere la tecnica sotto le plance (60%), piuttosto continui anche da oltre l’arco (44%). Domenica 17 novembre un’altra sfida affascinante, con Corato: si giocherà sulle tavole del palasport di Ruvo.
Virtus Molfetta-Lions Bisceglie 86-98
Virtus Molfetta: Bertoni 8, Natalini 12, Sirakov 24, Gulley 15, D’Apice 2, Jankovic 13, Filtness 8, Balladino 4. N.e.: Arifkhanov, Seck, Savoia. All.: Fabbri.
Lions Bisceglie: Rodriguez 30, El Agbani 7, Dancetovic 12, Trentini 2, Dip 12, Okiljevic 21, Di Camillo 7, Cavalieri 5, Colombo 2, Camporeale. N.e.: Lamacchia, Del Rosso. All.: Saputo.
Arbitri: Farina Valaori (Brindisi), Procaci (Corato).
Parziali: 20-28; 41-47; 69-67.
Note: usciti per cinque falli El Agbani, Okiljevic, Filtness. Tiri da due: Molfetta 20/37, Bisceglie 24/40. Tiri da tre: Molfetta 10/26, Bisceglie 11/25. Tiri liberi: Molfetta 16/27, Bisceglie 17/19. Rimbalzi: Molfetta 33, Bisceglie 33. Assist: Molfetta 10, Bisceglie 20.