Gli applausi, meritati, del numeroso pubblico del PalaDolmen nonostante la sconfitta. Non sono bastati il gran cuore e una prestazione generosa ai Lions Bisceglie per avere ragione della corazzata Ruvo al termine del confronto d’apertura del nuovo campionato di Serie B nazionale. I ragazzi di coach Enrico Fabbri si sono arresi a testa alta (71-82), dopo aver lottato su tutti i palloni e giocato per larghi tratti alla pari di una formazione accreditata dei favori del pronostico per la promozione in A2. Una prova positiva dalla quale ripartire subito, cogliendo gli aspetti meno brillanti emersi nel corso del match. Pesante, senza dubbio, si è rivelata l’assenza di Janko Cepic, dovuta al prolungarsi della pratica di tesseramento: un imprevisto inatteso per la squadra nerazzurra, che non ha mai mollato la presa anche nei momenti più complicati del confronto.
Metro arbitrale piuttosto fiscale: diversi i protagonisti della sfida con due falli sul groppone già dopo pochi minuti. Gli ospiti hanno assestato uno strattone portandosi sul 12-20 (8’) ma Bisceglie, con un Marcelo Dip in gran spolvero (e in doppia cifra già nel primo quarto), ha ricucito subito. Ruvo (priva dello statunitense Jackson, infortunato) ha capitalizzato più volte le disattenzioni e le ingenuità dei nerazzurri facendo valere la forza delle diverse individualità in grado di risolvere situazioni critiche e costruirsi un tiro da soli. Toccato il +9 grazie a Traini (19-28), la compagine di coach Campanella ha dovuto far fronte al rientro poderoso dei Lions: Ouandie e Ragusa hanno preparato il terreno per il riavvicinamento, coronato nell’aggancio a quota 31 e impreziosito dal sorpasso firmato Chessari (33-32). Una tripla di Chiti è valsa il +2 Lions sul 36-34. Replica ruvese confezionata da Contento e Galmarini per un minibreak di 8-0 che ha sovvertito il punteggio all’intervallo lungo.
Bisceglie ha pagato, in sostanza, il pessimo approccio al terzo periodo: Leggio sugli scudi per il massimo divario fra le due contendenti (38-52 al 23’). Un appannamento di breve durata che ha segnato l’andamento della partita, perché la rimonta, con Chessari e Dip in primo piano (51-58) non si è mai concretizzata del tutto. Ruvo, malgrado l’eccessivo nervosismo di Galmarini, ha mantenuto il controllo della contesa, rischiando solo nel finale quando Chiti, dal perimetro, ha ridotto il gap nerazzurro sul -7 (68-75). La classe di Contento e un canestro di Diomede hanno tolto le castagne dal fuoco. I Lions hanno chiuso con quattro giocatori in doppia cifra ma tirando con il 22% da tre e prendendo 7 rimbalzi in meno rispetto agli avversari, lesti nello sfruttare le seconde opportunità (17-11 il dato) e ripagati da 29 punti dei giocatori fuori dal quintetto di partenza contro i 12 della squadra di casa. Spunti dai quali sarà importante trarre le lezioni necessarie per tramutare quello che si è messo sul parquet in vittorie. Le potenzialità ci sono.
Lions Bisceglie-Pallacanestro Ruvo 71-82
Lions Bisceglie: Chessari 14, Chiti 10, Ouandie 17, Abati Tourè 2, Dip 16, Ragusa 6, Saladini 5, Maralossou 1, Turin. N.e.: Lanotte, Guadagno. All.: Fabbri.
Ruvo: Traini 7, Contento 22, Toniato 9, Leggio 13, Galmarini 12, Diomede 11, Ghersetti 5, Boev 3. N.e.: Jackson, Granieri. All.: Campanella.
Arbitri: Giambuzzi di Ortona e Marianetti di San Giovanni Teatino (Chieti).
Parziali: 18-26, 36-42, 52-64.
Note: uscito per cinque falli Traini. Tiri da due: Bisceglie 17/30, Ruvo 18/34. Tiri da tre: Bisceglie 7/31, Ruvo 10/27. Tiri liberi: Bisceglie 16/24, Ruvo 16/20. Rimbalzi: Bisceglie 35, Ruvo 42. Assist: Bisceglie 10, Ruvo 7.